Joaquín Salvador Lavado è un autore di fumetti argentino. Egli è più conosciuto come Quino, dato che in famiglia, fin dalla nascita venne chiamato così per distinguerlo dallo zio, pittore e disegnatore pubblicitario.
La collaborazione con "El Mundo" andò avanti per oltre due anni e mezzo, fino al 22 dicembre 1967 quando il quotidiano chiuse. Nel frattempo Jorge Álvarez pubblicò il secondo volume-raccolta delle strisce. La terribile bambina ricompare in edicola solo il 2 giugno 1968 (su "Siete días"). In quell'anno non solo Jorge Álvarez pubblica altri due volumi di Mafalda, ma per la prima volta trenta strisce del personaggio vengono pubblicate in Italia all'interno del volume antologico "Libro dei bambini terribili per adulti masochisti". Il primo volume completamente dedicato a lei in Italia apparve solo un anno dopo: si intitolava "Mafalda la contestataria" e la prefazione portava la firma di Umberto Eco; intanto in Argentina usciva il quinto volume della serie.Dopo aver abbandonato la creazione di Mafalda il 25 luglio del 1973, "per essere a corto di idee", secondo la dichiarazione dello stesso autore, Quino si trasferisce a Milano, da dove continua a realizzare le pagine di umore anche pungente che non ha mai smesso di fare. Fino al 1999 ha pubblicato alcune vignette nel supplemento domenicale del quotidiano spagnolo El Pais. Nel 2004, in occasione dei 40 anni di Mafalda, inaugura a MIlano la mostra itinerante: "In viaggio con Mafalda", curata da Ivan Giovannucci, si compone di 60 pannelli con 77 strisce e 50 tavole di humour. Nel 2008 è stato ospite d'onore dell'importante fiera di fumetti e videogiochi italiana Romics. Nell'agosto 2010 il ministro della Cultura e Comunicazione francese Frédéric Mitterand lo nomina Cavaliere de l'Ordre des Arts et des Lettres (italiano: Ordine delle Arti e delle Lettere).
Io, personalmente, sono una grandissima fan di Mafalda, grazie a mia madre (fan anche lei) che me la fece scoprire fin da piccola (ancora conserva alcuni stickers del mio idolo, e con uno di questi, che regalò, attaccato ad uno specchietto, conquistò definitivamente mio padre).
Oggi colleziono le sue agende ricche di strisce fumettistiche con protagonista lei, la sua famiglia e i suoi amici.
Aggiungo che nel 1977 l'UNICEF chiese a Quino di illustrare la Dichiarazione dei diritti del bambino, cosa che, ovviamente, Mafalda e tutti i suoi amici hanno fatto egregiamente!!!
RispondiEliminaDato che tu hai fatto -molto bene- questa recensione su Mafalda, anche io voglio farne una su un fumetto, il mio preferito, RatMan! :)
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